"Leggere Dante oggi"
A.S. 2007-08 - ICS "A. Rizzoli" di Pregnana Milanese
In una circolare ministeriale di ottobre 2007 il Comitato Scientifico Nazionale lanciava un caloroso invito a “leggere Dante oggi” per la riaffermazione della centralità della figura di questo poeta come una delle massime espressioni vive e operanti nella civiltà europea e occidentale…”
Infatti si doleva che nel panorama scolastico italiano c’era “una certa emarginazione della presenza dell'opera dantesca, in netto contrasto con l'alto interesse che questa continua a suscitare in altre culture europee ed extraeuropee”; pertanto proponeva, ”al fine di dare avvio ad una concreta azione di recupero e rinnovamento dello studio dell'opera dantesca nella scuola e in considerazione della ricchezza di contenuti e di stimoli offerti dall'opera di Dante”, che ciascuna istituzione scolastica elaborasse un percorso didattico che prevedesse un approccio all'opera dantesca adeguato al livello, alle capacità e all'età degli studenti, nonché alle caratteristiche dei diversi indirizzi di studio.
Questo a ottobre; noi della scuola media di Pregnana Milanese a dicembre abbiamo inviato il nostro progetto e a febbraio 2008 abbiamo avuto l’approvazione per attuarlo: www.icsrizzoli.it/galeottofugiotto, digitando questo indirizzo vi troverete dunque a “navigare” in un ipertesto davvero insolito, come lo è il titolo (Galeottofugiotto) che riecheggia un altro ben noto verso della “Divina Commedia”...“galeotto fu il libro...” .

Giotto e Dante, questi i due nomi che hanno creato la magia del nostro progetto multimediale, concretizzatosi nella sua forma e nella sostanza grazie a 38 ragazzi delle classi II A e B della scuola media di Pregnana e a due insegnanti-guida: la programmazione di Italiano infatti si è incontrata con l’esigenza del prof di Religione, grande esperto anche di informatica, di sperimentare e verificare la capacità dei ragazzi a padroneggiare un nuovo software che agevola la pubblicazione, sul sito scolastico, di materiali realizzati con Movie maker, Audacity, videoregistrazioni, scansioni, word ecc,prodotti e rimaneggiati dagli studenti ad uso proprio e di altri.
Con i presupposti dei prerequisiti informatici già in loro possesso dall’anno precedente, i ragazzi hanno imparato ad utilizzare Drupal (un Content Management System open source per la pubblicazione di contenuti su internet), hanno spezzettato e ottimizzato video (quelli sui loro incontri con l’esperto e le loro “recite” dantesche o di poeti del XIII sec.); hanno scansionato ogni riquadro della Cappella degli Scrovegni, dandone una lettura compositiva e stilistica funzionale alla comunicazione grafica di Giotto; hanno acquisito le registrazioni dei brani di musica trecentesca per la sezione su Casella e la musica monodica di accompagnamento alle rime stilnovistiche; altrettanto hanno fatto coni grandi “pezzi” di musica sacra da Mozart a Bach a Pergolesi e Vivaldi usati come colonna sonora della Passione di Cristo e del Giudizio universale o come sottofondo alle due preghiere al Padre Nostro e alla Vergine nella Divina Commedia; infine a commento della lauda “Donna del paradiso” di Jacopone e di “Cristo en la cruz” di Lopez de Vega.

Facendo tesoro delle competenze sul linguaggio cinematografico maturate nel primo anno di scuola hanno smontato in tre storyboard altrettanti canti della Divina Commedia mettendosi dalla parte di Dante che, come un regista, muove la sua macchina da presa fissandola ora su questi o quei personaggi, facendoli smaniare, urlare, inveire,raccontare, inserendo magari dei flashback della loro vita terrena, per sfumare all’improvviso e dissolvere la scena con una magia cinematografica geniale spostando l’obiettivo su altro materiale visionario di così potente suggestione da lasciarci quasi smemorati della storia umana che ci siamo lasciati alle spalle!
Anche tutta la parte documentaria inserita, come le didascalie alle storie di Maria e di Gesù, all’apocalisse del Giudizio universale, o le attualizzazioni attraverso la cronaca dei nostri giorni dei vizi capitali, è stata gestita dalle classi che hanno potuto riflettere sulla concezione religiosa della società medievale a cui Giotto e Dante appartenevano e fare i confronti con il loro vissuto.

Ognuno di loro ha avuto da leggersi e da inserire brani dei vangeli apocrifi e quelli canonici di Matteo e Giovanni che rispondessero alla scena dipinta; da questo ne è conseguita la “scoperta” delle analogie e i richiami tra la Divina Commedia e l’opera di Giotto per cui si è deciso anche questo particolare titolo del lavoro, “Galeottofugiotto”, con l'intento di sottolineare che il Pittore ci è stato molto utile per approfondire il Poeta e che entrambi sono dei potenti comunicatori attraverso arti diverse!

Lo abbiamo voluto documentare nell’ipertesto portando esemplificazioni della poetica del colore, degli sguardi e della gestualità negli affreschi dell’uno e citando i versi delle tre Cantiche che i ragazzi hanno passato in rassegna canto per canto per ritrovare le testimonianze della poetica dell’altro.
Abbiamo avuto la grande fortuna di incontrare in questo cammino di approfondimento su Dante e la sua epoca una figura particolarmente significativa per i ragazzi e per i genitori che hanno aderito all’invito: mi riferisco al prof. Silvio Raffo, dantista, a sua volta poeta e narratore e grande traduttore di poeti classici e non, come la Emily Dikinson.
Grazie alla sua sensibilità, al suo carisma, alla sua analisi quasi “ispirata” di certe figure dantesche ha monopolizzato l’attenzione e l’interesse dei ragazzi dando nuovi spunti di critica in classe e di proposte per il nostro ipertesto.
Dinamica e ricca la parte biografica su Dante soprattutto quella dedicata all’esperienza dolorosa dell’esilio che così tanto ha pesato su di lui e condizionato il contenuto del poema; molto gradita inoltre la “lettura” dell’opera come primo grande capolavoro fantasy della letteratura mondiale con i rimandi alle scene di horror così attuali nei generi più letti o videoseguiti dai ragazzi per la mescolanza dei mondi sovra e intra-terreni, per la compresenza di diavoli, mostri e creature mitologiche nello stesso habitat!
E poi ha toccato lo strazio delle morti violente e, in corrispondenza, l’attaccamento della vittima al suo corpo anche quando ne è ormai scisso e vaga nell’oltretomba: risalta in molti canti, infatti, soprattutto dell’Inferno, ma anche del Purgatorio, quasi una controversa preoccupazione del protagonista per ciò che è successo alla propria persona terrena tanto da renderlo come indifferente alla pena che tocca in sorte alla propria anima; è il caso di Manfredi o di Bonconte e Jacopo, di Farinata, di Francesca ecc..
Ci sono molti pregi in questo lavoro interpretativo che il prof. Raffo ci ha proposto e a cui ci siamo ispirati; i ragazzi hanno voluto condividere queste sottolineature del critico sezionando l’intera relazione-video e pubblicandola sul web allo scopo di facilitarne la visione e l’ascolto per tematica,con una durata di 4-5 minuti ciascuna, senza il rischio di far annoiare.
Forse si intuisce che non stiamo parlando di un “lavoretto” di ragazzini e basta: al contrario crediamo che ci siano davvero molte sezioni che possono dare una lettura nuova di Dante anche per adulti che se lo sono un po’ dimenticato.
A questo proposito abbiamo cercato di rendere la consultazione di tutto l’ipertesto gradevole e accessibile attraverso una lista dei contenuti e dei link che possano sollecitare la vostra curiosità e stimolare l’interesse per questa “colta navigazione”.

Chiediamo da parte vostra un grande sforzo finale; quello di esprimere il vostro gradimento o la critica o meglio i consigli, nella sezione “Commenti” dell’ipertesto, riservandoci a nostra volta di rendere il vostro pensiero visibile e pubblicato sul web, purché sia garbato e rispettoso del lavoro dei ragazzi e dei loro referenti.
Abbiamo spesso dalla cronaca notizie negative sul mondo della scuola o sul disimpegno dei ragazzi; forse un po’ di responsabilità la comunità degli adulti ce l’ha perché spesso è pigra e parca di attenzioni là dove si manifestano gli eventi positivi.
Questo è un evento positivo e i ragazzi forse hanno il diritto di essere più sostenuti che mai: infatti sarebbe fortemente motivante per loro, che hanno mostrato impegno e costanza nel portare a termine questo progetto (alcuni hanno lavorato a scuola nei pomeriggi liberi e dopo la chiusura della scuola fino al 25 giugno!), ricevere dei consensi e delle parole di approvazione dall’esterno, che li stimolino a ripetere esperienze faticose ma formative a questo livello o di più.
Soprattutto come insegnanti ed educatori, ci siamo posti l’obiettivo da un lato che i nostri alunni comprendessero l’esigenza di essere precisi, corretti, circostanziati, quando un loro prodotto “debutta” e si rende visibile a tutti; da un altro lato abbiamo puntato ad aumentare il grado di responsabilità personale e di gruppo e dunque a perseguire la condivisione e il supporto reciproco che rafforza la fiducia e la relazione vicendevole.
I proff. Giovanna Giusepponi e Daniele Dallatomasina
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