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Giotto e gli undicenni di Modena
per prendere bisogna ri-prendere

Il 19 aprile 2018 ho presentato gli affreschi di Giotto a tantissimi ragazzini di scuola primaria della "Carovana" di Modena. Alla fine s'è alzata una selva di mani, perché a quell'età si è genialmente curiosi e assetati di capire meglio. In una classe la maestra Letizia ha chiesto a ciascuno di sintetizzare cosa li aveva colpiti. Ecco le loro brevi riflessioni.

                          

Ieri della lezione con Filippetti mi sono piaciuti tutti i quadri, tranne l’inferno e la strage degli innocenti. Quando ho visto tutti quei particolari che ovviamente a Padova non avrei visto mi son sentito fortunato ad aver incontrato un maestro come Filippetti. Poi anche la raffigurazione della giustizia e dell’ingiustizia mi fanno riflettere su quando io sono stato ingiusto o giusto. Ora che abbiamo fatto questo approfondimento e abbiamo visto i particolari penso che alla Cappella degli Scrovegni non vedremo tutto ma almeno sappiamo tutto. Mi aspetto una gita molto bella, appassionante, interessante e che ci permetterà di scoprire tante cose che ancora non sappiamo.
Francesco Terzi

La cosa che mi ha colpito di più è stato vedere tutti i particolari contenuti negli affreschi perché senza l’incontro con Filippetti non li avrei mai visti. Mi ha insegnato a guardare al particolare e dopo questa spiegazione non vedo l’ora di andare a visitare la Cappella. Lui è simpaticissimo e nel cuore mi ha lasciato la bellezza di tutte le cose. Vorrei rifare questa lezione perché non mi sono annoiata e per poter dire ancora grazie a Filippetti.
Nicole Lo Nardo

A me ha colpito come Giotto nascondeva la matematica nei suoi disegni, il 3, il 9, il 12 come affrescava le rughe dei personaggi e le espressioni dei volti. Io non desidero altro che arrivare dentro alla Cappella Scrovegni e pronunciare una semplice parola, un semplice “OOOOOOOH!” perché non smetta e smetterò mai di sorprendermi.
Chiara Sita

La cosa che mi ha colpito di più è stata la grazia e la finezza dei dipinti ma anche le espressioni dei volti. Avevo già visto quadri molto ben fatti ma quelli di Giotto hanno suscitato in me un sentimento strano. Quando è stata proiettata sullo schermo l’immagine della Cappella vedendo tutto quel blu lapislazzulo e quell’ordine perfetto dei dipinti affrescati sulle pareti ancor prima di aver visto nei particolari i quadri mi sono sentita invasa dalla meraviglia e dalla bellezza. Anche se ho già visto la presentazione del Prof. Filippetti spero di provare lo stesso sentimento quando sarò nella vera e propria cappella e di “Tenere la testa alta” come desiderio per tutto il resto della mia vita.
Caterina Ceccarini

Mi è piaciuto tutto perché è stato molto bello e emozionante.
Alessandro Medici

A me è piaciuto tutto a parte alcune scene dell’inferno e la strage degli innocenti. Oltre a questo è stato tutto bellissimo perché i dipinti di Giotto hanno un senso, ogni cosa è stata pensata attentamente nel dettaglio, questo è il motivo per cui mi è piaciuto. Dalla gita mi aspetto due giorni fantastici da passare con i miei amici a vedere la bellezza di Padova in lungo e in largo. Grazie alla presentazione di Filippetti riuscirò a guardare la Cappella più attentamente.
Emanuele Amico

L’incontro con Filippetti mi è piaciuto molto perché mi ha fatto scoprire cose che non sapevo sui quadri di Giotto ad esempio il numero tre nascosto in ogni quadro oppure i colori e i numeri con il loro significato, è stato molto emozionante. L’unica cosa che non mi è piaciuta è stato l’inferno perché era brutto, c’era il fuoco, era spregevole non aveva vita. Gesù invece era rappresentato nel sole perché Lui è luce, luce di speranza. Io in gita cercherò di riguardare ogni affresco attentamente anche se in dieci minuti sarà difficile guardarne 36 (12x3 - 3 è il numero di Dio).
Simone Elvezzi

La cosa che mi ha affascinato di più di tutte è il significato di ogni singolo particolare: il significato dei colori e dei numeri negli affreschi; Filippetti con tutta la sua voglia di scoprire sempre di più cose nuove, io lo ammiro molto. Tutte queste cose mi hanno stupita molto perché non pensavo che Giotto avesse fatto quegli affreschi così ricchi di significato in soli due anni. Grazie Letizia per averlo chiamato qui con noi a presentarci la Cappella degli Scrovegni. Spero che sarà ancora più bello di questo in gita.
Giulia Zanasi

A me son piaciuti soprattutto gli affreschi della nascita di Maria e di Gesù e la scoperta del tre e dell'otto che è il numero della Resurrezione perché son tutte cose che non sapevo e che ora so. Un affresco triste ma bello è quello sulla strage degli innocenti, tutto questo mi è piaciuto. Gli affreschi sono la cosa che mi rimarrà nel cuore perché mi hanno colpito e la precisione che Giotto dava agli affreschi è stata impressionante!!! Dalla gita mi aspetto una cosa bellissima perché mi hanno stupito gli affreschi visti su un monitor e non vedo l’ora di vederli dal vivo nella Cappella degli Scrovegni. Mi aspetto qualcosa di bello anche dal resto perché tutto il percorso che abbiamo fatto fin ora è stato bellissimo e secondo me lo sarà anche il resto.
Tommaso Golfieri

All’inizio la Cappella degli Scrovegni non la conoscevo e sinceramente non ne avevo voglia di andare a Padova. Però per fortuna è venuta una persona speciale Filippetti un appassionato di Giotto. Non solo mi ha raccontato della Cappella, questa esperienza me la porterò sempre dentro. Dalla gita mi aspetto che sia un’occasione per stare insieme. Comunque per me Filippetti è una persona fantastica, da grande sarebbe bello assomigliargli .
Alessandro Diaco

A me è piaciuto tutto della lezione con Roberto Filippetti, una persona simpatica e fantastica, perché mi ha fatto fare una scoperta così bella. Io non sapevo dei numeri nascosti come 1,3,9,12 e quindi io non vedo l’ora di andare a Padova con la mia classe e le mie maestre fantastiche. Io dalla gita a Padova mi aspetto una cosa che mi farà restare a bocca aperta e che insieme ai miei amici e alle mie maestre GuardiAMO la bellezza che c’è a Padova.
Giacomo Riggillo

A me della lezione di ieri mi è piaciuto l’inferno perché me lo immaginavo diverso. Mi sono meravigliata molto, è molto brutto però secondo me imparare delle cose che non sai è bellissimo. A me all’inizio non mi piaceva poi mi sono incuriosita sempre di più fino a far delle domande perché dal gran che ero curiosa ne volevo sapere sempre di più. È stata una cosa bellissima, veramente; mi sono meravigliata così tanto che vorrei rivederlo e ascoltarlo un'altra volta.
Giulia Carota

Della lezione di ieri mi è piaciuto tutto tranne l’affresco sull’inferno ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il paradiso e il bambino aiutato dagli angeli a sorreggere la croce. Quell’omino per me rappresenta la nostra fede, se facciamo fatica significa che stiamo seguendo il male. Io dalla gita mi aspetto molte cose: andare a vedere la Cappella degli Scrovegni e visitare Padova. Spero che questa gita mi aiuti a conoscere cose nuove e portare a casa tutta la bellezza che raccoglierò.
Maria Chiara Vallone

A me ha colpito come Giotto facesse apparire dai suoi dipinti anche le emozioni dei personaggi. Ad esempio nel quadro della natività, Giuseppe e Maria erano un po’ tristi perché avevano capito che a 33 anni Gesù sarebbe morto crocefisso. Mi ha colpito anche come Giotto avesse disegnato con cura i volti, non tralasciando nessun particolare; Elisabetta o Anna erano persone anziane e si vedevano le rughe sui loro volti. Infine sono rimasta affascinata da come Giotto rappresentasse anche l’amore tra le persone, quando due personaggi si abbracciavano le aureole formano un grande cuore. Tutto quello che ho scoperto in questa lezione lo userò in gita e nella vita per collegare le cose e scoprirne delle nuove così non lo potrò più dimenticare.
Sara Myrtaj

Ho visto la proiezione della Cappella degli Scrovegni e mi è piaciuto quasi tutto. Non mi sono piaciuti gli affreschi dove era rappresentato re Erode che ordinò la strage degli innocenti e nemmeno l’immagine dell’inferno dove il diavolo mangiava gli uomini. La cosa che mi è piaciuta di più è stato il cielo stellato con gli otto profeti più due grandissime stelle, in una era stata rappresentata Maria con in braccio Gesù bambino ed era la Luna, nell’altra che rappresentava il Sole era raffigurato Gesù benedicente.
Leonardo Allegritti

A me è piaciuto soprattutto quando Filippetti ci ha fatto notare tutti i diversi particolari es: i pianeti, le finestre, le lampade, i colori. Mi ha colpito molto per come ci ha spiegato le cose, di come Giotto utilizzasse colori molto costosi, che avesse dato espressione ad ogni volto anche a quello dei cammelli. In gita mi aspetto di vedere gli affreschi che ci ha presentato Filippetti e cercare di notare i particolari. Mi piacerebbe anche visitare l’università di medicina e cercare di vedere il meglio in tutte le cose che andremo a vedere. Vorrei che tutti i miei compagni, la classe dia il meglio di sé per scoprire sempre più cose che resteranno nel cuore.
Benedetta Barbolini

A me nel cuore questo incontro ha suscitato il desiderio di crescere imparando sempre di più. Filippetti mi ha insegnato che non sempre le ricchezze sono il denaro ma il valore della famiglia, degli amici e delle maestre. Le cose che ho imparato con Filippetti mi resteranno sempre nel cuore perché lui quando spiegava lo faceva con passione e quella passione me l’ha trasmessa. Io dalla gita mi immagino la bellezza e l’andare a imparare tante cose nuove e sicuramente mi divertirò. Ringrazio le mie maestre di aver organizzato questa bella avventura a Padova.
Irene Bursi

Io dell’incontro con Filippetti mi son portato a casa questo messaggio: se apro lo sguardo posso trovare una bellezza oltre a quella che già c’è. La cosa che mi è piaciuta di più è stato l’interesse che Filippetti ha messo nel suo lavoro e questo mi ha fatto riempire il cuore di bellezza. Mi aspetto dalla gita un’occasione per imparare qualcosa di nuovo e diverso, sarà sicuramente un’occasione unica.
Bruno Morini

In me questa lezione ha suscitato bellezza e interesse perché ho scoperto che Giotto ha disegnato i minimi particolari sapendo che non si potevano notare. A me piace l’arte e in questo incontro mi son sentito una bellezza enorme e una passione per Giotto grazie a Filippetti, alle sue espressioni e al lavoro svolto in religione leggendo il suo libro intitolato “Anche i cammelli fanno Oh”. Filippetti ci ha anche detto che ci sono numeri sacri negli affreschi di Giotto che si ripetono, scene tristi e scene allegre che si riconoscono grazie alla profonda espressività dei volti dei personaggi che sembrano vivi. In gita quando entrerò nella Cappella degli Scrovegni, mi aspetto di dire “OOOh” perché la presentazione di Filippetti è stata bellissima, spero di vedere tutti i particolari. Questa bellezza non la perderò facilmente perché per me è una gioia scoprire i particolari che Giotto ha lasciato a noi.
Matteo Desco

Mi ha colpito come Giotto riusciva sempre a nascondere il numero 12, il 3 e il 4. Dove in un affresco c’erano 12 angeli, 12 pecore, 3 cime delle montagne e 3 donne con una veste l’una verde, l’altra bianca e un’altra rossa dove il verde indica la speranza, il bianco la fede e il rosso l’amore. Una cosa che mi è rimasta impressa è stata la differenza tra il Paradiso calmo, tranquillo dove le persone pregavano ed erano in pace gli uni con gli altri mentre nell’inferno c’erano scene di morte, gente impiccata addirittura per la lingua. Vi era Lucifero che mangiava la gente e gli strappava le budella come nel caso di Giuda che aveva tradito Gesù. Dalla gita mi aspetto due giorni fantastici insieme ai miei amici dove potrò ri-incontrare la bellezza che ho visto nella presentazione di Giotto sia in Basilica, che al museo della medicina che alla Cappella degli Scrovegni.
Lorenzo Caiti

È stato bellissimo, spettacolare conoscere ogni particolare sulla Cappella degli Scrovegni di Padova. Giovedì 19 aprile è venuto a scuola Roberto Filippetti un professore studioso di Giotto. Mi rimarrà per sempre nel cuore perché ci ha spigato attraverso una presentazione gli affreschi, le statue, i numeri, l’inferno e il paradiso, il soffitto, la croce e un sacco di altre cose. E' stato molto simpatico Roberto, mi ha fatto morir dalle risate, io gli ho fatto notare anche altri particolari sull’affresco della natività in Assisi. La gita di fine anno me l’aspetto unica, fantastica e meravigliosa.
Maria Caterina

Ho visto che Giotto nei suoi affreschi si esprime con amore e fede in Dio. Giotto dipingeva con l’ascolto cioè con quello che sentiva dire nella Bibbia, lui sapeva cosa disegnare perché se lo immaginava. Filippetti ci ha mostrato la Cappella degli Scrovegni con una presentazione ed è stato bravissimo ad insegnarci e a farci suscitare la meraviglia.
Sara Bini Baldi



A distanza di un mese sono venuti a vedere l'originale. Subito dopo mi ha scritto Letizia:

"Caro Roberto, siamo partiti per Padova con una grande attesa, col desiderio di trovare quella Bellezza che avevamo pregustato nell'incontro con te. Entrati dentro alla Cappella degli Scrovegni era tale la meraviglia che ci siamo commossi: quel che ci è apparso era sovrabbondante rispetto ad ogni nostra attesa. Che spettacolo potersi nuovamente stupire e ritrovare tutti i particolari che tu ci avevi fatto notare sussurrando "Ooooh" perchè non c'era nulla da aggiungere. Spero di poterti rivedere presto".
Letizia





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